Ci siamo arrivati.
E li abbiamo pure passati.
Le ho lasciate decantare le emozioni ed i sentimenti provati in questi giorni, in modo da vedere tutto in maniera un po’ più oggettiva, ma non è detto che, alla fine, raggiungerò il mio scopo. Ci metto sentimento, nelle cose, per cui, anche in questa occasione o mai come questa volta, cuore e mente, “ragione e sentimento” sono un tutt’uno. Anzi, con il passare del tempo, molte immagini tornano a galla, viste con una visuale diversa, un’angolazione differente.
La prima parte di febbraio, dedicata all’arrivo di Piero ed anche all’organizzazione di chi sarebbe venuto alla festa rispetto agli invitati, gli ingressi dell’ultima ora o le defezioni, ha portato una bella dose di stress e di agitazione. Ma ora sono tranquillo. Spero.
Come mi ha scritto ieri più di amico su facebook, “inizia una nuova era”. Ed è questa che vorrei diventasse la frase di questo periodo quasi da “giubileo”. J
Ci sono state manifestazioni inaspettate ed altre che non sono arrivate, momenti di gioia impensabili e che hanno oscurato quelli attesi invano.
E’ il mio primo compleanno “mediatico” ed era prevedibile una partecipazione maggiore di auguri, grazie anche solo al fatto di aver iniziato ad usare questo social.
Ho trovato commovente davvero (questo da alcuni giorni prima della data X), l’interesse che molti dei miei amici hanno dimostrato verso Piero, il mio cane. Credetemi però che vedere alcuni amici che sono arrivati con un regalo per me ed uno per Piero mi ha commosso. C’è stata una cura ed una ricerca anche per il mio Piero e ritrovarmi fra le mani un maialino ed una mucca/palla, un osso porta sacchetti, una vignetta, un vestitino e pure un collare… beh, che emozione (PS: il maiale mi sa che lo terrò io ;))
L’agitazione iniziale, beh, normale. Gente che arrivava da San Pancrazio di Ravenna, Milano, Crema, Parma, Viadana, Cremona, Civita Castellana, Bussetto, Quistello, Suzzara e altri da più vicino mi ha messo in agitazione a livello proprio di organizzazione ma, nello stesso tempo, è stato un onore averli lì.
Si, ha ragione chi dice che “ci sono delle persone che ti vogliono bene, hai degli amici…” e che “non sei solo”.
Non me ne rendo mai conto completamente, spesso intento a cercare ciò che non si può trovare, che può arrivare o meno ma che non mi deve distogliere dal resto, che poi è la mia vita.
Hanno lasciato la loro impronta anche nelle cose che mi hanno regalato. In molti casi era sentire che c’erano “loro” nel regalo. Mi riferisco ai biglietti, così intimi e personali e che ho letto soltanto ieri sera, prima di andare a letto: parlo di cose scritte, quasi “amanuensi” e di testi (di canzoni), ad una maglietta disegnata a mano… insomma, a tante cose, scoperte come piccoli ed unici tesori.
Ma pure un amico dell’Irlanda del Nord era in qualche modo presente (thanks Darren) e pure dall’Olanda (thanks Bruce). Gli auguri sono arrivati dal mio primo amico di bear (gracias Francisco), da due cari amici francesi (merci Stephane e Gregory), da chi in Francia ci viveva (Mathieu) e chi ci vive (Gianluca). Auguri dalla Germania (danke Giancarlo) e da chi vive in Brasile (obrigado Gustavo).
Un “gracias” di cuore va a Neftali, un thanks a Jaco e poi tutti gli amici di fb.
Ma anche a Stefano, agli amici del Borgogallo, agli amici milanesi, ai viterbesi, al Comparetto (ciao zietto! Mi dice), ai nuovi (quelli del canile), a chi si è fatto vivo per farmi gli auguri.
Alla fine, come mi ha fatto notare un partecipante ieri, sabato sera eravamo in più delle 28 persone a tavola. Erano “presenti” tutti quelli che hanno lavorato affinché arrivassi a questo o anche “solo” a prendere un cane, o anche solo ad essere un po’ più sereno, c’erano quelli che non hanno potuto esserci ma che erano in me e che hanno costruito, nel bene e nel male, quello che sono.
“Tutti i passi che NON ho fatto mi hanno portato ad essere qui” ho incorniciato a casa ma questi non passi sono comunque “passi”, fatti in un’altra direzione, in modo diverso, fatti da altri, percorsi insieme, spesso in solitudine, a volte sorridendo, spesso piangendo.
E grazie alle persone più vicine. Su tutti Cristiano, perché lui sa sempre quando esserci e come esserci. E c’è sempre.
In più i grazie vanno davvero a tutti quelli che finora non si sono ritrovati in quanto ho scritto e molti sono amici di facebook ma non con una valenza negativa, anzi…
Gli amici dell’aperitivo. Da Mura (big cocktail man) e Palot (silenzioso ma presente), la Bolla (disponibile), Jack (dai che va bene) alla Chizzo (che donna!).
Gli amici romani. Gustav e Luca, Antonio.
Gli amici sardi. Marco e Peter.
Gli amici piemontesi. Giorgio.
Altre immagini? Io che mi sono sentito posseduto dalla “tensione evolutiva” di Jovanotti ma anche io, in imbarazzo nell’accettare una caccia al tesoro (si, son fatto così) per scoprire un regalo inaspettato quanto gradito (una bici “Abici” modello “camporella”).
Non riesco a scrivere altro o meglio, ho dentro tanto da scrivere, da far uscire ma forse deve decantare un altro po’.
Con affetto, verso tutti.
E grazie su tutti ai miei. 50 anni insieme!
Giannolo (ps: non è il discorso di ringraziamento dopo un oscar anche se una “coppasantograal” l’ho vinta!)