Siamo a novembre, mese in genere un po’ mesto per quanto riguarda le uscite cinematografiche. Iniziano le pubblicità di quelli che saranno i film di Natale, con la solita abbuffata di film pessimi, qualche raro esempio di cinema (che non avrà distribuzione) e poi subito da fine dicembre (con “Le
Idi di Marzo”) inizia un nuovo mese di grandi uscite.
Intanto all’orizzonte appare una Napoli anni ’70 con musiche, look e design di quel periodo grazie all’uscita, il 04, de “La Kriptonite nella borsa” di Ivan Cotroneo che, dopo averlo scritto ha scelto pure di dirigerlo. Ivan, vai…
Poi due film “machi”: “Warriors” con l’eroe di “Bronson” e “Immortals” sullo stile di “300”.
Arriveranno pure i vampiri, sigh : (
Ma ottobre cosa c’ha lasciato?
Tanti bei film: da “La piel que abito” (freddo, algido, cattivo, con un sacco di riferimenti al cinema, all’arte, alla pittura, una goduria per gli occhi) al rifacimento di “Lasciami Entrare” (decisamente meglio l’originale del 2008).
Poi un plauso a “Tomboy” (un film sull’essere e sull’apparire e dove i bimbi sono bimbi anomali, senza cellulare, play station o altro, che si divertono a giocare a bandiera o a saltare nel fiume), con una scena horror (il vestito azzurro…).
Con un gran Ryan Gosling ed una splendida colonna sonora (ma anche con riprese mozzafiato e alcune da antologia), “Drive”: perfetto!
Ho visto “Jane Eyre” ma non mi ha colpito più di tanto, così come “Insidious” che sarà pure del creatore di “Saw” (beh, qualche riferimento c’è) non ha mai messo quel brivido che ci si aspetta da un film horror.
Restano “This must be the place”, un film da vedere almeno due volte perché tante cose restano (volutamente?) sospese oppure per seguirlo in maniera più lineare. Ma l’immagine di Sean Penn (grande pure il suo doppiatore) è già una maschera del cinema di oggi. Cadenza, ritmo, andatura, tutto controllato e splendido. Colonna sonora compresa.
Il mese l’ho chiuso con un film meraviglioso “Una separazione”. Un film iraniano che mi ha ricordato “Carnage”: due ore parlate e che volano via. Dialoghi, l’importanza della parola, delle scelte, delle decisioni, di quello che è giusto. Bello, bello, da vedere!!
In più questo film è il vincitore della miglior regia all’ultimo festival di Berlino e la giuria ha premiato tutti gli attori. E vedendolo, poiché il film è scritto, diretto e prodotto dal regista, lo si capisce, il motivo.
Speriamo che, nonostante tutto, novembre sia all’altezza dei film di questo mese.
giannolo, 03.11.2011
mi raccomando: sempre SENZA pop corn e patatine in sala!!