Eccoci davanti ad un romanzo in cui l’elemento, la caratteristica principale, è la sua “leggerezza”. NON superficialità.
I due protagonisti, in modo ironico affrontano situazioni e anche drammi che diventano più leggeri per l’approccio con il quale affrontano le situazioni. Le domande di Paolo, ad es. sono quelle domande che quando te le fai, la prima volta, ti terrorizzano ma nello stesso tempo, dopo un po’ di tempo ti volti indietro e le ricordi, le ricordi con tenerezza. Che è una caratteristica del romanzo. Sarebbe bello vederlo in versione fumetto ma soprattutto leggere un seguito di questa coppia di amici che riescono, sempre con un sorriso, a rispondere ai luoghi comuni o alle domande che tanti pensano ma… in pochi fanno. 🙂
Che altro dire? Forse la copertina è troppo rainbow o forse sono quelle due bocche che non rendono bene (o meglio si, rendono ma così sembrano troppo naif) il valore del libro.
La difficoltà maggiore è recuperarlo, vista la distribuzione un po’ complicata. Se solo fosse stato distribuito ad es. dalla Playground (sul filone di Sanchez) l’utenza sarebbe sicuramente maggiore.
Opera prima di Giorgio Ghibaudo, il quale, forte dei commenti positivi ricevuti e del bel riscontro nei vari incontri di presentazione, dovrebbe riprendere in mano la penna (ops, la tastiera del pc) e continuare da dove… eravamo rimasti!
giannolo
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